Porta Legna da esterno
A casa mia la legnaia non è accanto all'abitazione ma bisogna attraversare mezza corte per arrivarci; questo è molto scomodo, soprattutto quando piove per giorni
(e dove abito io è un caso frequente). Così abbiamo pensato che sarebbe stata comoda una piccola legnaia più vicino a casa, per l'esattezza
appena fuori dalla porta, in cui immagazzinare un bel po' di legna e da cui attingere man mano che la usiamo senza doversi intabarrare per andare
a quella principale.
Questo è un progetto perfetto per legna recuperata da pancali, così ho passato diverse ore a smontare con attenzione alcuni di essi che
avevo disponibili. Per velocizzare il lavoro, vi suggerisco di prendere un piede di porco specifico che ad una estremità fa un angolo retto
che poi termina con una coda biforcuta (come la coda dei martelli da falegname): potrete così infilarlo nelle giunzioni tra le assi e
martellarlo sull'angolo retto; poi forzando con attenzione, riuscirete a smontare la chiodatura tra le assi. Inoltre la coda biforcuta
vi permetterà di estrarre i chiodi ancora conficcati dopo che avete smontato le assi. Il costo è intorno ai 15 euro per uno lungo una sessantina di centimetri
che sono sufficienti.
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Le dimensioni sono a piacere vostro ed in base al posto dove pensate di metterlo. Non lesinate assolutamente sugli spessori delle tavole, soprattutto
di quelle dell'intelaiatura che vedete nella foto accanto. Levigatele prima di montarle con viti di spessore e lunghezza adatte - se non ricordo male
io ho usato delle 4x30 ed in alcuni punti anche da 40 mm di lunghezza. I montanti verticali sono ricavati da un vecchio tavolinetto da lavoro
che era mezzo marcio ed hanno sezione 40x40 di legno massello. Tutto il resto è in tavole di pancale o simili. Curate molto bene la perpendicolarità
di tutte le giunzioni perché se siete precisi in questa fase, il resto del lavoro verrà quasi da sé.
Per le giunzioni dell'intelaiatura ho preferito usare quelle nascoste che si fanno benissimo con l'apposito kit: io ne ho usato uno della
Wolfcraft e lo trovate se cercate sul web "kit giunzioni nascoste".
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Notate che le giunzioni orizzontali dei lati lunghi non sono alla stessa altezza di quelle dei lati corti e questo è voluto:
in questo modo evito di indebolire il legno con le viti tutte nella stessa zona; inoltre, mi permetterà poi di montare le tavole del fondo senza interferenze da parte delle giunzioni
laterali ed infine ho calcolato di lasciare spazio tra il fondo e le traverse laterali (su cui saranno montate le tavole di copertura laterali) in modo da fa circolare aria e permettere di
pulire l'oggetto dall'alto semplicemente spazzando via dal fondo i detriti che altrimenti si incastrerebbero negli angoli.
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Ancora una foto della struttura ma più interessante la vista di qualche attrezzo utilizzato nel lavoro. In realtà, a parte il banco sega,
una sega a mano in caso di rifiniture e levigatrice o carta vetrata, questi sono tutti gli attrezzi utilizzati. In primo piano la guida
per fare le giunzioni nascoste (è quella azzurra e nera).
Ricordo di fare prima almeno il foro di invito per ogni vite altrimenti, specie con legno riciclato, si rischia che si fenda
appena forzate la vite stessa.
Poiché poi ci staranno accostate le tavole di copertura, ho preferito lasciare a 90 gradi i bordi esterni dei traversi, mentre
ho smussato quelli interni considerando che uno magari ci infila le braccia per prendere la legna e potrebbero dare fastidio se a spigolo vivo.
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Ora si tratta di tagliare le tavole a misura e fissarle, iniziando dal fondo. Per questo, le tavole le ho disposte trasversalmente al lato
lungo del contenitore intero in modo da non dover selezionare tavole troppo lunghe, che difficilmente vi ritroverete dallo
smontaggio dei pancali. Invece così uso anche quelle spezzate, basta pareggiarle a misura. Fissatele con viti. Una volta fissate tutte,
la struttura avrà già guadagnato una notevole robustezza. Curate sempre la perpendicolarità. Altro consiglio: se ce l'avete, usate due o tre
trapani: uno per i fori d'invito, uno per lo svasatore per lasciare alloggiare la testa delle viti sotto la superficie del legno
(non è indispensabile ma il lavoro, a mio avviso, viene molto migliore) ed uno per avvitarle. Eviterete così di dover cambiare continuamente
l'attrezzo nel mandrino.
Notate anche che le tavole non sono accostate ma c'è uno spazio di circa un centimetro tra loro per lasciare circolare l'aria (ed usare
meno tavole, ché già vi verrà un coso MOLTO pesante, alla fine). Il discorso è simile per quelle di copertura laterale.
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Vista finale dell'oggetto posizionato dove voluto. Io ho preferito disporre le tavole laterali orizzontalmente perché verticalmente le avrei lasciate
con la vena in alto e non mi piaceva né esteticamente né funzionalmente (il legno di testa vena assorbe l'umidità che è un piacere).
Ho dovuto però sacrificare tutte le tavole da 90 centimetri che avevo tolto dai pancali per coprire i lati lunghi. Notare che ho fatto in modo
di disporle a coprire le tavole dei lati corti, viene più carino.
Notate anche che la copertura laterale inizia dal traverso, in modo da lasciare libero quello spazio che avevamo predisposto per la pulizia
interna.
Alla fine ho dato una mano di impregnante trasparente (considerato l'uso a cui è destinato, ce ne sarebbero voluta almeno due ma anzitutto non avevo tempo e voglia
e poi già con una ho fatto fuori un barattolo intero di impregnante che costa caro, per cui se ne farà bastare una :-) ). Infine,
levigatura finale, quattro bei rotelloni fissati ai piedi per spostarlo. Occhio che vi verrà un coso molto pesante, secondo dove lo mettete
considerate di usare ruote col freno incorporato.
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EVENTUALI MIGLIORIE
Un coperchio. Ne avevo studiati di diversi tipi, addirittura anche a cerniera con blocco automatico; poi però, il posto dove doveva
essere messo non ne permetteva l'utilizzo per colpa della persiana. Allora, viene semplicemente coperto con dei pezzi di isolante appoggiati internamente
sugli spigoli che lasciano i traversi interni, sopra una vecchia incerata che viene ripiegata nelle fenditure tra le tavole. Per prendere la legna,
si solleva un bordo della incerata ed uno dei pezzi di isolante e via. Funziona perfettamente.
SUGGERIMENTI VARI
Usate una mascherina quando levigate, specie se si tratta di tavole vecchie che sono state a contatto con la calce o il cemento. Se avete un banco sega
anche economico, vi risparmiate un monte di fatica - stavolta ce lo avevo ed ho fatto infinitamente prima e con MOLTA meno fatica che a mano; inoltre,
nonostante sia un banco economico, il lavoro viene molto più preciso che a mano.
ATTENZIONE: NON DATE ASSOLUTAMENTE CONFIDENZA AD ATTREZZI ROTANTI, soprattutto seghe, perché rovinarsi per la vita è un attimo. State sempre concentrati,
abbiate presente cosa state facendo e soprattutto, NON TAGLIATE PENSANDO AD ALTRO ma state concentrati sui singoli movimenti che state facendo;
fateli con la massima calma, senza distrazioni e seguendo alla lettera le istruzioni della macchina. NON MANOMETTETE LE PROTEZIONI!
SICUREZZA
Se usate degli utensili, leggete e seguite il manuale di uso fornito con ciascuno di essi. Utilizzate i dispositivi di protezione forniti
sempre e non manometteteli mai. Usate i dispositivi di protezione personale (occhiali, mascherine guanti ed altro) per la vostra ed altrui sicurezza.
Soprattutto, usate la calma ed il buon senso.
DATA LAVORO: Ottobre-Novembre 2014