Porta Ombrelli



Questo piccolo oggetto ha il compito di fare il porta ombrelli. La genesi è curiosa: generalmente a casa mia gli ombrelli stanno appoggiati al muro esterno, accanto alla porta laterale di ingresso; mi è stato chiesto di fare un portaombrelli da metterci, una cosa rustica. Poiché è venuto carino, è stato deciso che non poteva essere lasciato fuori a rovinarsi: così adesso il porta ombrelli sta dentro, ma gli ombrelli restano appoggiati al muro fuori! Non fatemi parlare ...


La costruzione è in tutto e per tutto analoga al cestino porta rifiuti: cambiano solo le dimensioni ed il fatto che la parte superiore è stata fatta "a sbalzo" per movimentare la cosa e permettere anche, eventualmente, di appendere l'ombrello sgocciolante in modo che vada verso l'esterno. In realtà, sul fondo andrebbe messo, con un poco di velcro biadesivo, un sottovaso eventualmente colorato cha funga da raccoglitore dello sgocciolio (con il velcro può essere rimosso senza spostare il portaombrelli, per svuotarlo o pulirlo).





Il materiale utilizzato è il solito legno lamellare di abete di spessore 18 mm.
Il fondo è realizzato con ritagli di vecchi pancali accostati e tenuti insieme da due traversini avvitati (non si vedono, sono sotto). Dovessi rifarlo ora, pareggerei bene a filo le tavole del fondo e poi le incollerei senza traversini, la solidità dovrebbe esserci ugualmente.





Per tutto il resto della costruzione e della finitura, potete fare riferimento alla pagina del cestino dei rifiuti perché è tutto assolutamente analogo, anche se storicamente questo porta ombrelli è stato fatto prima di quello.



EVENTUALI MIGLIORIE

Non saprei..


SUGGERIMENTI VARI

Per la colla vi consiglio un tipo che sia anche resistente all'umidità, costa poco di più. Sconsiglio il Vinavil perché ha poca forza per queste cose ma se volete provateci. Quando tagliate le stecche soprattutto trasversalmente fate molta attenzione perché qualunque legno, ma specialmente il lamellare di abete, quando la sega sta per terminare il taglio, tenderà a schiapparsi. La soluzione è usare una tavola sacrificale sotto o provare a tagliare "in cerchio" per poi finire il taglio in modo che l'ultima porzione di legno da separare resti all'interno della sezione che tagliate. Proicuratevi almeno 4 strettoi, manuali o automatici non importa ma che siano di buona qualità ed usateli per qualunque giunzione perché la colla deve stare pressata. Per rifinire le superfici carta vetrata, levigatrici, lime, raspe, pialle, va tutto bene secondo il vostro gusto. Io le ho usate tutte ottenendo risultati scadenti con tutte. Se ne deduce che sono un incapace. Prima di mettere gli eventuali chiodini, attendete che la colla sia sicuramente ben secca (di solito almeno 12 ore), dato che comunque solleciterete la giunzione quando la martellate.
Usate una mascherina quando levigate, specie se si tratta di tavole vecchie che sono state a contatto con la calce o il cemento. Se avete un banco sega anche economico, vi risparmiate un monte di fatica - stavolta ce lo avevo ed ho fatto infinitamente prima e con MOLTA meno fatica che a mano; inoltre, nonostante sia un banco economico, il lavoro viene molto più preciso che a mano.
ATTENZIONE: NON DATE ASSOLUTAMENTE CONFIDENZA AD ATTREZZI ROTANTI, soprattutto seghe, perché rovinarsi per la vita è un attimo. State sempre concentrati, abbiate presente cosa state facendo e soprattutto, NON TAGLIATE PENSANDO AD ALTRO ma state concentrati sui singoli movimenti che state facendo; fateli con la massima calma, senza distrazioni e seguendo alla lettera le istruzioni della macchina. NON MANOMETTETE LE PROTEZIONI!


SICUREZZA

Se usate degli utensili, leggete e seguite il manuale di uso fornito con ciascuno di essi. Utilizzate i dispositivi di protezione forniti sempre e non manometteteli mai. Usate i dispositivi di protezione personale (occhiali, mascherine guanti ed altro) per la vostra ed altrui sicurezza.
Soprattutto, usate la calma ed il buon senso.

DATA LAVORO: fine Maggio 2014